Quando si progetta una cucina, uno degli elementi al quale prestare particolare attenzione è sicuramente il paraschizzi.
Chiamato anche schienale, o con il termine inglese di backsplash, il paraschizzi è il rivestimento della parete tra il piano della cucina e l’inizio dei pensili, utile soprattutto per proteggere il muro in corrispondenza dei fuochi e del lavello.
Paraschizzi per la cucina – Caratteristiche funzionali ed estetiche
Dal punto di vista funzionale il paraschizzi deve rispondere alle esigenze di durevolezza all’usura e nel tempo, impermeabilità, igienicità, resistenza al calore e soprattutto facilità nella pulizia.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico, esistono moltissime soluzioni: dall’acciaio al laminato, dal gres porcellanato alle resine fino alle carte da parati. Questo elemento tanto fondamentale dal punto di vista funzionale per l’uso quotidiano della cucina, può diventare il focus decorativo dell’intera stanza ed essere la quinta perfetta per impreziosire ancora di più la vostra cucina.
Alcuni esempi di stile
Il paraschizzi può essere infatti un elemento super particolare per colore e texture, soprattutto se legato a una cucina total white. Oppure è bene abbinarlo armoniosamente a tutti gli altri componenti della cucina, dal pavimento ai mobili.
Ad esempio, una scelta interessante che può ampliare visivamente la dimensione della stanza è quella di far proseguire il medesimo rivestimento del pavimento anche sullo schienale della cucina, o ancora mantenere il medesimo materiale per top e paraschizzi.
La soluzione più classica è rappresentata dallo schienale alto circa 60 cm, ossia che riveste completamento lo spazio tra top e pensili.
Ma non è l’unica opzione disponibile.
Si può scegliere anche di avere il paraschizzi con un’altezza di 30 cm o meno. È una scelta estetica particolare e, in questo caso, il muro “scoperto” va trattato necessariamente con vernici lavabili.
Nel caso in cui si scegliesse una cucina senza pensili, lo schienale diventerebbe a tutta altezza andando a occupare l’intera parete di fondo della cucina.
Paraschizzi in laminato
La scelta più economica è rappresentata sicuramente dallo schienale in laminato. È la soluzione ideale se si vuole rinnovare la cucina con poco budget senza interventi murari: i pannelli in laminato possono essere posizionati davanti alle piastrelle esistenti e sagomati senza problemi.
Questo tipo di paraschizzi vi potrà comunque stupire per la resa estetica e l’ampia gamma di finiture. Di maggiore “pregio” e resistenza ci sono gli schienali in HPL, laminato ad alta densità altamente igienico, che vanta una vasta gamma di effetti materici e venati.
Paraschizzi in gres porcellanato
Le piastrelle di ceramica, per le loro caratteristiche di resistenza alle alte temperature e all’umidità, oltre che per la facilità di pulizia, sono sicuramente una delle scelte più gettonate per il rivestimento del retro cucina.
Con il gres è davvero facile trovare soluzioni creative per personalizzare la cucina, data l’ampissima gamma di effetti disponibili. Con la ceramica sarebbe opportuno preferire piastrelle di grande formato, così da minimizzare le fughe che sono il punto più difficile da pulire e più soggetto a deterioramento nel tempo.
Pannelli in acciaio
Questa tipologia è la scelta giusta se si vuole riproporre uno stile industriale tipico delle cucine professionali. L’acciaio è un materiale igienicamente molto indicato: evita la proliferazione dei batteri e resiste a calore e umidità.
Paraschizzi in vetro
Una soluzione molto particolare e dalla spiccata resa estetica è quella dello schienale in vetro.
Questo materiale nobile si distingue per la facilità nella pulizia, igienicità e resistenza alle alte temperature. Il paraschizzi in vetro può essere realizzato sia lucido che opaco, oltre alla possibilità di essere retro-laccato.
Questa tipologia di schienale esiste anche nella variante magnetica e retro-illuminata, così da diventare una vera e propria parete attrezzata porta accessori.
Nota dolente di questa scelta: il prezzo può essere piuttosto elevato.
Schienale in quarzo o marmo
Scelta stilistica molto raffinata è utilizzare il medesimo materiale del top della cucina anche per lo schienale. Quarzo o marmo, infatti, possono essere utilizzati come paraschizzi per creare un unicum molto interessante tra piano e parete.
Anche in questo caso il prezzo può essere davvero molto elevato.
Resina
La resina, grazie alle caratteristiche d’idrorepellenza, resistenza all’aggressione della muffa e all’usura, è un materiale perfetto per il retro cucina.
Disponibile in tantissime varianti di colore, si può abbinare facilmente agli arredi presenti. La resina può essere stesa direttamente anche sulle vecchie piastrelle, nel caso in cui si voglia fare solo un piccolo restyling della cucina.
Carta da parati
Ebbene sì, può sembrare un’assurdità ma grazie al progresso tecnologico, la carta da parati può essere utilizzata anche in cucina per la zona del paraschizzi. Con questo elemento non c’è che da sbizzarrirsi con le grafiche, così da rendere il fondale della cucina un vero e proprio quadro incorniciato dai mobili.